Tutti gli attori della filiera alimentare devono fare la loro parte nel raggiungimento della sostenibilità della catena filiera.
Agricoltori, pescatori e i produttori di acquacoltura devono trasformare più rapidamente i loro metodi di produzione e sfruttarli al meglio di soluzioni basate sulla natura, tecnologiche, digitali e spaziali per fornire un clima e un ambiente migliori risultati, aumentare la resilienza climatica e ridurre e ottimizzare l’uso di input (ad esempio pesticidi, fertilizzanti).
Queste le soluzioni richiedono investimenti umani e finanziari, ma promettono anche maggiori ritorni creando valore aggiunto e riducendo i costi.
Un esempio di un nuovo modello di business verde è il sequestro del carbonio da parte di agricoltori e silvicoltori.
Pratiche agricole che rimuovono la CO2 dall’atmosfera contribuiscono alla neutralità climatica obiettivo e dovrebbe essere ricompensato, attraverso la politica agricola comune (PAC) o altri iniziative pubbliche o private (carbon market).
Una nuova iniziativa dell’UE per la coltivazione del carbonio nell’ambito del Il patto per il clima promuoverà questo nuovo modello di business, che fornisce agli agricoltori una nuova fonte di reddito e aiuta altri settori a decarbonizzare la filiera alimentare.
Come annunciato nella circolare Piano d’azione per l’economia , la Commissione svilupperà un quadro normativo per la certificazione rimozioni di carbonio basate su una contabilità del carbonio solida e trasparente per monitorare e verificare l’autenticità di rimozioni di carbonio.
La Bioeconomia Circolare è ancora un potenziale in gran parte non sfruttato per gli agricoltori e le loro cooperative.
Per esempio, le bioraffinerie avanzate che producono biofertilizzanti, mangimi proteici, bioenergia e prodotti biochimici offrono opportunità per la transizione verso un’economia europea climaticamente neutra e la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore primario produzione.
Gli agricoltori dovrebbero cogliere le opportunità per ridurre le emissioni di metano dal bestiame sviluppando il produzione di energia rinnovabile e investire in digestori anaerobici per la produzione di biogas da agricoltura rifiuti e residui, come il letame.
Le aziende agricole hanno anche il potenziale per produrre biogas da altre fonti di rifiuti e residui, come quelli dell’industria alimentare e delle bevande, fognature, acque reflue e rifiuti urbani.
Fattorie e fienili sono spesso perfetti per posizionare i pannelli solari e tali investimenti dovrebbero essere prioritari nei futuri piani strategici della PAC.
La Commissione agirà per accelerare l’adozione sul mercato di questi e altre soluzioni di efficienza energetica nei settori agricolo e alimentare purché questi investimenti vengano effettuati in modo sostenibile e senza compromettere la sicurezza alimentare o la biodiversità, sotto l’energia pulita iniziative e programmi.
–> per approfondimenti: https://ec.europa.eu/food/horizontal-topics/farm-fork-strategy_it
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